sabato 13 ottobre 2012

Dialogo tra amanti.

"Ecco. Vorrei dirti tante cose ma non so proprio da dove cominciare..."

"Dai dimmi, tranquilla...perchè sei così agitata?"

"Non chiedermi perchè sono così agitata. Anzi, lasciami parlare e per favore non mi interrompere!
Ecco... per la verità non volevo cominciare questo discorso. Anzi, ad essere sincera mi sento una stupida però lo devo fare perchè questa storia mi fa pensare troppo e quando penso divento incredibilmente pericolosa. Sei diventato il mio tormento. Sì vaffanculo, mi tormenti! Trovati una donna, non lo so, qualcuno con cui stare o anche solo scoparci perchè la tua presenza non la tollero più.. E' possibile che ti ritrovi ad aspettarmi in ogni angolo di strada, sotto casa, nel posto in cui lavoro, al freddo e anche sotto la pioggia mentre tenti di riparare quell'ombrello sempre rotto che ti porti dietro? E'rotto, compratene un altro!
No aspetta.. Non volevo dire questo.. Aspetta un attimo, non mi interrompere, fammi parlare e dire tutto quello che sento in questo momento. E' che ogni volta che parliamo, ogni volta che mi sorridi, ogni volta che si comincia un discorso anche stupido vorrei gridarti qualcosa, sì..sbatterti in faccia tutta la mia rabbia per farti capire cosa si prova essere sbattuti in un angolo da un vortice di emozioni contrastanti. Da dove comincio.. ehm.. no aspetta, non mi interrompere.. perchè posso cominciare da quella volta che mentre mi lamentavo di quanto odiassi tremendamente il mio lavoro, te ne sei uscito con "Ma guarda che culo ha quella lì!" Ed io mi sono profondamente innervosita ma ho riso perchè lo so che sei stupido. Però poi mi hai preso la mano e mi hai detto "Tranquilla, ne uscirai fuori, o potrai sempre trovare un altro lavoro, in fondo sei in gamba!" Io ti ho sorriso. Tu anche mi hai sorriso. Ti ho sentito vicino. Tutto qui.. Ti volevo dire solo questo..
..Ehm.. No aspetta, c'è altro.. Aspetta ti ho detto che non mi devi interrompere, lo sai che divento aggressiva! Quella volta che mi hai presentato la tua ragazza. Sì quella lì, proprio lei, non ricordo il nome, quella biondina, slavata, longilinea, che sembrava un po' la moglie di Braccio di ferro.. Effettivamente, credimi, non ho mai capito come facesse a piacerti. Come fa a piacerti una che detesta il cibo giapponese, che non ha mai letto un libro, che trova i Beatles roba vecchia, che ama Justin Bieber, una il cui film preferito è Melissa P., per carità nulla in contrario, ma dimmi, cosa c'entra con te?
Per la verità nemmeno io c'entro molto con te. Eh no, non c'entravo molto nemmeno con quel tipo che mi presentasti una sera con cui sarò uscita qualche volta ma niente di più. E lo sai perchè? Perchè la verità è che posso uscire con chi voglio ma nessuno sarà te. Tu sei l'amico che tutti vorrebbero avere. Sì tutti, tranne me. Io non ti voglio, anzi ti detesto. Detesto il tuo modo di camminare, il tuo modo di impugnare le posate, il tuo film preferito è Star Wars e io detesto quella saga, i tuoi interessi non sono i miei.
Io amo il sushi, tu lo detesti. Il mio colore preferito è il verde, il tuo il celeste.
Eppure ogni volta che ti penso ho un nodo in gola. Ogni mattina il mio pensiero è rivolto a te. Un'alchimia di opposti quasi simbiotica. E' strano sai perchè sono stata io la prima a prometterti la mia amicizia, a piangere sulla tua spalla quando mi sono sentita gettata via da quel coglione del mio ex mentre tu mi dicevi "Ma guardati, sei meravigliosa, non buttarti così per uno che se ti avesse capita non ti avrebbe lasciato più andare!" Ti ho sentito vicino. Ma quando sei stato tu a dirmi "Sono un tuo amico.." eh sì lì ho avvertito una strana sensazione. Come se io sapessi di volerti non come amico, ma non avrei mai potuto dirti il contrario, per non spezzare quell' illusorio equilibrio che ci eravamo costruiti attorno. Ma tu no, non potevi dirmelo. Perchè forse tu lo pensavi sul serio, ma io no, non lo pensavo, non l'ho mai pensato. Ho passato così tanto tempo ad essere la scelta di uomini sbagliati. La verità è che ho sempre voluto essere la tua, vigliaccamente sì, perchè se avessi avuto più coraggio forse per una volta avrei scelto io e avrei scelto te perchè quando ti penso non riesco a levarmi questo fottutissimo sorriso dalla faccia. Perchè sebbene c'entri poco con te, sento di appartenerti. Ti sento vicino ogni volta che mi guardi e che accenni un sorriso, quando mi cerchi, quando mi aspetti ad un qualunque angolo di strada sotto la pioggia e tutto bagnato mi dici "L'ombrello si è rotto!" ed io ti sorrido, perchè so che è sempre lo stesso ombrello rotto che ti porti dietro perchè per pigrizia non vuoi comprartene uno nuovo. Ti sento vicino quando parliamo e non riusciamo a toccarci nemmeno la mano perchè sarebbe troppo rischioso, rischioso per entrambi avvicinarsi troppo. Ora non lo so, non so più cosa dire.. se non..."
"Capisco, mi fa piacere quello che mi dici. Sul serio. Sei una ragazza speciale. Ma è tutto così complicato che forse sarebbe meglio continuare ad essere amici. Ma resta il fatto che ti trovo meravigliosa e non voglio rovinare il rapporto con te."
".. Non sto dicendo di amarti. Non so nemmeno io cosa provo. Ma mi sei entrato dentro e non riesco a farti uscire. Forse ci siamo aspettati troppo o forse questa mia idea di appartenenza a te è sbagliata. Sì forse ti posso rimuovere dalla mia mente, perchè spesso capita che quando vuoi una cosa con tutto te stesso non riesci mai ad ottenere ciò che vuoi che si presenta invece quando non lo desideri più così tanto. E così capiterà anche a noi, perchè so che mi vuoi anche tu, ma quando riuscirai ad ammetterlo forse sarò io a non volerti più così tanto. Peggio per te. Anzi.. Non lo so scusa.. Forse quest'ultima affermazione è stata infelice. Però forse ora vado a letto. Sì perchè dopo aver parlato un'ora da sola davanti allo specchio fingendo che ci fossi tu, cercando la forma più adatta per esprimermi e cercando di immaginare perfino le tue risposte, forse è meglio che vada. Domani sarà un altro giorno. Ci sentiremo al telefono, parleremo per ore, prima di incontrarci stanchi e stressati alla fermata di un autobus, sotto un lampione, in qualche angolo di strada, sperando che non piova perchè so che non avrai un ombrello nuovo con te. Sì, ci ritroveremo lì. Io ti sorriderò, tu pure lo farai. I nostri sguardi si incroceranno, resteremo in silenzio per una manciata di secondi prima di scoppiare a ridere per qualche assurdità che qualcuno dei due avrà combinato e sì poi saremo amici, come sempre. "

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