martedì 9 ottobre 2012

Vedi Napoli e poi muori.

Vedi Napoli e poi muori. Un rappresentante leghista potrebbe aggiungerci "Sì vedi Napoli e poi muori perchè sei ci vai probabilmente ti sparano.." e forse sì, vedi Napoli e poi muori perchè come si dice da noi potresti morire " e coller' ". Però potresti morire anche perchè oramai non ci sarebbe più niente di incredibilmente assurdo da vedere, niente di così folcloristico, gesti, movenze e modi di fare che ti entrano completamente dentro, che non riuscirai più a dimenticare, nè riuscirai a ritrovare altrove, perchè Napoli, diciamocelo, è quasi una "cultura" ed una "tradizione" che non trova eguali da nessuna parte.
E non mi riferisco alle tante risorse artistiche e paesaggistiche di cui gode questa città, ma proprio al "napoletano medio". Sì il napoletano è quello che si alza di lunedì mattina e la prima cosa che dice è "Maronn, è lunedì, che botta 'nfront!". Il napoletano medio è quello munito di scooter che utilizza proprio come fosse un'autovettura, portando con sé la moglie ed il figlio, e quando una pattuglia di carabinieri lo ferma si giustifica esclamando "Brigadiè, mi dovete scusare!Siamo solo in tre perchè stavo andando a prendere la nonna, sapete è anziana, la accompagno a fare degli accertamenti ed è voluta venire tutt a famigl appriess " "Sì ma il casco?" "Eh, mi dovete scusare, ma sono claustrofobico!"
Il napoletano medio ti vuole sempre offrire un caffè. Magari tu, che vieni da Ancona, non lo vuoi questo caffè. Sei un tipo nervoso ed il caffè non ti è mai piaciuto. Ma se incontri un napoletano, appena dopo esservi salutati lui ti dirà da copione "Dai, vieni, ti offro un caffè!" E tu potrai giustificarti quanto vuoi ma questo caffè te lo devi prendere. Sì, potrai avanzare mille scuse, potrai anche dire che addirittura il tuo medico ti ha consigliato di non prenderlo ma lui a quel punto ti dirà "No, chill e medici nun capiscn nient.. il caffè FA BENE alla circolazione!" Eh sì a quel punto non potrai desistere. Con un napoletano è inutile combattere, in un modo o nell'altro, avrà sempre ragione lui ed in un modo o nell'altro vi farà fare sempre esattamente ciò che dice.
Il napoletano, e parlo sempre di "napoletano medio", quello nelle cui vene scorre sangue "azzurro" di fronte ad un immagine di Diego Armando Maradona è capace addirittura di farsi il segno della croce. Molto spesso ce l'ha proprio tatuato in petto. Sì perchè il calcio da noi è oramai un qualcosa che si è insediato nel substrato culturale. Quando gioca il Napoli non c'è per nessuno ed ognuno ha i posti assegnati, un po' per scaramanzia, perchè se qualcuno osa sedersi in un posto diverso dal solito il Napoli rischia di perdere. E quando si va allo stadio non si può andare sprovvisti di roba da mangiare. Tre panini a testa vanno più che bene o anche una frittata di pasta che tua madre ti avrà preparato utilizzando gli spaghetti avanzati del giorno prima, perchè poi ci sarà qualcuno con scodelle di insalata di riso, insalata di pasta o pollo che vi chiederà di "favorire" e quindi per la fine della serata avrete sicuramente lo stomaco pieno e potrete riposare tranquilli. Sì lo stomaco pieno. Questo per il napoletano medio è un problema. A tua nonna non interesserà se ti droghi, vai a rubare, se nella tua vita ti dedichi a traffici illeciti. No, a tua nonna, o anche tua madre, interesserà soprattutto "se hai mangiato". Sì perchè, come si dice da noi, se hai mangiato "stai apposto".
Il napoletano la domenica a pranzo si "deve distruggere". Si comincia dall'antipasto, per poi passare alla lasagna, al secondo piatto accompagnato da due o tre contorni. Frutta, perchè è giusto mangiare anche cibi sani, dolce e caffè. Sì, anche il dolce. E se nessuno l'ha preparato o nessuno ha comprato un vassoio di sfogliatelle? Il marito rivolgendosi alla moglie: "Ma come? E' domenica e nessuno di voi ha pensato di comprare le sfogliatelle?Ma che domenica è?" e la moglie giustificandosi "Sì, scusa, hai ragione, ma i figli che ci stanno a fare?Voi uscite di domenica mattina e nemmeno ci pensate?" e i figli "Ma papà, ma noi pensavamo che qualcuno ci avesse pensato, e adesso COME FACCIAMO?" Sì, si solleva il "caso sfogliatella" che si concluderà con il nonno, che alzatosi da tavola e rivolgendosi alla nonna dirà: "Maria, dai, prendi la pastiera che hai preparato.. chist nun so buon propr.. manco il dolce ci fanno trovare!" Tutti saranno felici e contenti ed il nonno, come se stesse a stomaco vuoto dirà "Avete visto?Se non era per la nonna, come al solito, oggi NON SI MANGIAVA". Sì perchè il dolce della domenica è tradizione, un'icona, un po' come Pulcinella.
Sì alla fine facciamo ridere e riusciamo ad esportare la nostra cultura ovunque. Quando il napoletano medio va all'estero riuscirà a farsi capire, se non parole, a gesti, perchè non esiste: lo straniero TI DEVE CAPIRE comunque. Poi però quando ti chiedono da dove vieni, e tu rispondi fiero: "Da Napoli!" ti sentirai rispondere: "Ah, avete la camorra!" Eh sì, il teatrino di Pulcinella che ci ha fatto tanto ridere a quell'affermazione cala il sipario. Perchè Napoli, la città del sole, della pizza, e di Pulcinella, è anche la città della camorra. E al napoletano, tanto legato alle sue origini, fa male doversi giustificare di una cosa che purtroppo è reale e alcuni pensano "non possiamo farci niente". No, questo no. Noi possiamo fare qualcosa. Innanzitutto possiamo cominciare a parlare di "camorra" in quegli ambienti dove invece sarebbe meglio "tacere". Possiamo cominciare a "boicottare" questa enorme piaga che trafigge il cuore di una città splendida quanto disgraziata. Possiamo fare qualcosa perchè come un'azienda che ristruttura il suo assetto cambiando gli amministratori, possiamo mandare a casa chi per anni ci ha amministrato, ammanigliandosi con questi "grandi uomini della camorra", con uno strumento molto semplice: il voto! Possiamo cominciare a proporci, a proporre le nostre idee innovative che combattono quel logoro e quel vecchiume che non possiamo più tollerare, anzi, non lo dobbiamo più fare. E' difficile cambiare. Forse impossibile. Una mentalità forse non si può radere al suolo, ma credo che sia importante per una che come me non vale niente, che sta solo scrivendo, e anche per ciascuno di voi che abbia coscienza, parlarne, proporsi ma soprattutto OTTEMPERARE ai doveri di un normale cittadino, perchè le più grandi "rivoluzioni" sono sempre partite dal basso per poi giungere ai vertici.
Forse così Napoli potrà pensare di cambiare, e forse il nostro caffè sarà più buono e la nostra sfogliatella sicuramente più dolce per chi ci viene a trovare, in questa città splendida quanto disgraziata.

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