venerdì 14 dicembre 2012

A come attrazione. A come amore.

Credo che gli opposti si attraggano, ma che siano i simili in fondo ad amarsi.
L'attrazione ti acceca come un faro dritto negli occhi che non ti permette di osservare il sentiero, costringendoti a percorrerlo ad occhi chiusi, senza ammirare la bellezza del paesaggio, la semplicità di un tramonto che cede il passo alla notte, non consentendoti di alzare gli occhi al cielo lasciando che il tuo viso sia illuminato dalla luce fioca ma eterna delle stelle. In fondo è quando ti approccerai a ciò che è diverso da te, a ciò che è nuovo e tremendamente accattivante che ti illuderai che questo sia l'unico scambio in grado di farti sentire viva, piena abbastanza da non desiderare altro. Ma l'attrazione ti avvolge, ti brucia e con la medesima rapidità ti spegne. Non segue tempi, non ascolta parole, non annovera il silenzio nella scala delle scelte possibili, non rivolge domande nè pretende risposte, è dunque forse più semplice ma a tratti banale. Segue l'istinto. Quell'istinto che è carne, pulsioni, molto spesso confuso con il cuore che è invece anima, emozione. Gli opposti non si cercano ma si trovano per caso, in un bar, ad un angolo di strada, alla fermata della metro. Si trovano per poi perdersi senza mai più ritrovarsi. In fondo le loro strade non hanno nulla che possa accumunarli, per cui avranno la fortuna di incontrarsi ma quando si perderanno non riusciranno più a ritrovarsi, perchè a causa di quel faro che li ha accecati, costringendoli a starsene ad occhi chiusi, non conosceranno quale sia la possibile via per la riconciliazione. Ma se mai dovesse accadere non riusciranno più a riconoscersi nello sguardo dell'altro perchè in fondo i loro occhi non avranno mai sperimentato la compenetrazione, saranno l'un per l'altro soltanto un vago ricordo, una parentesi da collezionare. 
Credo che invece i simili avvertano l'esigenza di guardarsi negli occhi, perchè non ci sarà un faro ad accecarli, ma sarà la luce che vicendevolmente si trasmetteranno attraverso gli sguardi ad accendere una piccola fiamma, che con cura alimenteranno per trasformarla in un focolare sempre più intenso, sempre più rovente. Percorreranno insieme un sentiero che sentiranno di conoscere sin dal principio, fermandosi di tanto in tanto ad ammirare la bellezza del paesaggio, la semplicità di un tramonto, le stelle che dall'alto faranno da cornice al loro percorso. Avrai forse come la sensazione di essere avvolto in delle lenzuola fresche, profumate, pulite, che non ti bruceranno, ma che ti terranno al caldo senza mai spegnerti. Seguirai un tempo senza averne la benchè minima percezione, riempirai spazi di parole ma molto più spesso di silenzi, silenzi fatti di domande e di risposte nonostante il loro non prender forma attraverso l'emissione di suoni gutturali. Non sarà mai banale ma complicato, perchè oltre a seguire l'istinto ascolta anche il cuore. I simili in realtà non sempre si trovano per caso, molto spesso sarà necessario cercarsi per trovarsi. Molti si cercano, si trovano senza poi andare avanti, per paura che tutto si tramuti in un gioco complicato a tratti ingestibile, in un gioco dove le emozioni potrebbero essere così forti da rischiare di perdere la bussola e non poter più tornare indietro. Ma certe anime perdute riusciranno a sfuggire da questi schemi pericolosi, allora si cercheranno, si troveranno e da qui cominceranno. Probabilmente si perderanno. Ma i simili si ritroveranno, perchè le loro strade sono state costruite per combaciare perfettamente, quelle strade non sconosciute perchè per quei sentieri hanno passeggiato ad occhi aperti, lentamente, avendo così la possibilità di conoscerli nel minimo dettaglio. Si ritroveranno se lo vorranno, ed in genere lo vogliono. Lo vogliono senza mai chiedersi il come, il quando nè il perchè. Lo vorranno ad ogni costo, nel preciso istante in cui il pensiero si insidierà nelle loro menti, perchè in fondo è un sentiero che va percorso insieme. 
Gli opposti si attraggono, ma l'attrazione può essere rapida, rumorosa, istintiva, carnale, abbagliante, trovata senza mai essere cercata, destinata in fondo a consumarsi. L'amore, quello è un'altra cosa. L'amore è lento e silenzioso, segue l'istinto senza mai dimenticare di ascoltare il cuore, è una compenetrazione di anima e corpo, illumina senza mai accecare, è frutto di un'ostinata ricerca che i meno caparbi abbandonano spenti dalla disillusione, è un cercarsi a lungo senza mai trovarsi, per poi trovarsi così, quasi come per caso, senza accorgerci talvolta che quel trovarsi è frutto invece di quella ricerca mai spenta del tutto. E' un cercarsi, un trovarsi, un perdersi, per poi ritrovarsi, riconoscendosi nello sguardo dell'altro, per quella luce che saranno in grado di trasmettere sempre, quella luce che li renderà simili. 
Ho sempre pensato di aver collezionato opposti, tra cui qualche simile. Ma dopo aver lasciato che il flusso dei miei pensieri prendesse forma in ciò che ho scritto, mi rendo conto che anche quelli che credevo simili in realtà si siano rivelati dei banali opposti. Perchè in fondo li ho persi e sono certa di non ritrovarli.

Nessun commento:

Posta un commento