sabato 22 dicembre 2012

Dalla responsabilmente!

Tutte le donne ce l'hanno e "darla" non costituisce di certo un peccato mortale ma qualcosa di tremendamente sano, naturale, fisiologico. Il punto è darla responsabilmente, utilizzando ciò che in fondo dovrebbe caratterizzare la categoria, un equilibrio simbiotico di cuore e cervello. In passato la "donna oggetto" aveva esclusivamente questa funzione: darla al migliore offerente. Poi grazie ad esponenti che sono col tempo divenute l'emblema di una società che stava crescendo verso il principio della parità dei sessi, cucendo un ruolo di certo maggiore per le donne le cui idee hanno preso il volo come rondini nell'aria fresca di primavera, le cose sono cambiate. Alla funzione primigenia se ne sono affiancate delle altre che hanno reso la donna più forte e completa, al punto da farne un gran centro decisionale con forte senso persuasivo sugli uomini, sbaragliando stereotipi obsoleti. Le donne oggi possono votare, leggere, studiare, avere un certo peso professionale nella società moderna, riescono a mandare avanti intere famiglie, trasmettono un amore incommensurabile al punto da riuscire a riempire ogni singolo spazio vuoto, al punto da renderle indispensabili, per tutti. Le donne oggi hanno acquistato libertà, e se per libertà intendiamo la negazione di qualsivoglia forma di dipendenza, significa che del sesso maschile, considerato forte, duro, a volte feroce, possono farne a meno, talvolta sarà necessario per rimarcare la propria libertà, per secoli negata, ma alla fine dopo tante battaglie vinta. 
Ecco perché credo che le donne che alle porte del 2013 girano ancora con un cartello appeso al collo con scritto "Te la do", quelle donne volutamente vuote perchè non fanno nulla per nutrirsi di qualcosa di diverso, quelle donne che dipendono dal sesso maschile al punto da ridicolizzarsi più che dal profumo delle idee fresche, libere, profondamente femminili, non siano amorali, nè voglio etichettarle con simpatici appellativi riecheggiando le antiche cortigiane di corte perchè per quei bigotti quanto irrealistici luoghi comuni secondo cui le donne sono delle gran bagasce se vanno con chiunque, mentre gli uomini saranno sempre e comunque giustificati, non c'è più spazio attualmente, non ce ne deve essere. Non saranno amorali ma paradossalmente obsolete, quasi uno schiaffo ed una mortificazione per chi ci ha rimesso addirittura la pelle per farci credere nella forza delle nostre idee, per inculcarci che anche da sole le donne valgono, perchè sono forti, belle, intelligenti, speciali. Non so se credere molto nella comune affermazione "gli uomini cercano solo quello", perchè in fondo può darsi sia anche vero ma Madre Natura con gli uomini non è stata così generosa, gli uomini crederanno di cercare ma in realtà spesso si "accontenteranno" di ciò che saranno le donne ad offrire, saremo dunque noi donne a cercare, a scegliere, a trovare, ad ottenere, gli uomini saranno spesso solo e semplici prede, nonostante non se ne rendano conto. E data la poca generosità di Madre Natura, agli uomini "prenderla" e "gettarla via" come fosse un sacchetto della spesa, in modo semplice, futile, senza alcuna forma di complicazione, andrà bene, ma andrà bene come quando vai al cinema e non trasmettono nessun film particolarmente interessante, allora nella programmazione sceglierai il "migliore fra i peggiori", di quelli con una trama così scontata che sembrerà già visto, di quelli che il giorno dopo non ricorderai. 
Le donne non si possono distinguere per un qualcosa che in fondo avranno tutte ed il sesso non può essere oggetto di una compravendita, credo non sia amorale, ma appunto naturale, fisiologico, assolutamente normale, ma a noi donne è richiesto qualcosa in più proprio perchè dovremmo possedere potenzialmente qualcosa in più: il decoro, il buon senso, un innato senso di libertà che ci rende fresche e piacevoli senza dover svendere necessariamente il nostro corpo. Non lo si deve fare per piacere di più nè per preservare una certa integrità agli occhi degli altri, perchè ci sarà sempre un motivo per criticarci, anche quando apparentemente non ci sarà. Lo dobbiamo fare per guardarci allo specchio e sentirci profondamente donne, quelle donne che hanno lottato vincendo una parità di diritti non una trasformazione in uomini poco intelligenti anche per esser cinici che agiscono semplicisticamente utilizzando solo il loro organo genitale in mancanza di altro. Per sentirci donne piene di quella libertà che si sposa con la freschezza delle idee ed il profumo dei desideri. Per sentirci donne aperte mentalmente, senza cadere nella falsa visione che l'apertura mentale significhi "darla necessariamente a chiunque". 
Nessuna nasce "santa", ma molte donne dovrebbero cominciare a sfruttare quel potenziale che Madre Natura gli ha donato, quella combinazione fra cuore e cervello che ci permette di lasciarci andare quando le emozioni saranno così forti da traboccare, che ci permette di dire sì ma anche no quando sarà necessario, che ci permette di capire quando è il momento di dire basta, quando sarà il momento di manifestarci nel pieno delle nostre funzioni senza minimizzare la nostra anima ad una sola funzione, quella primigenia, quella che non ci distingue, quella che in fondo è da tutte esercitata. Ognuno sceglie di essere ciò che vuole. Vado forse controcorrente ma ho scelto di essere un film dalla trama non scontata, di quelli con un finale che non ti aspetti, di quelli con una trama ingarbugliata che può annoiare o appassionare tremendamente, quei film che sono in programmazione ma poco pubblicizzati, quelli che guarderanno in pochi ma che ricorderanno tutti, di quelli che necessiteranno di tempo per riscuotere successo.

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