mercoledì 9 gennaio 2013

Sei un degno utente di facebook se ...

3...2...1... Ready!
Sei su facebook! Gli americani ci sono riusciti anche stavolta ad inserire nel tuo linguaggio l'ennesimo termine americano la cui traduzione in italiano significherebbe "faccialibro", ossia "Una cagata pazzesca" per dirla alla Fantozzi, un po' come l' hot dog che evitiamo di tradurre per non pensare di mangiare un "cane bollente", "chattare", "spam", "post-it", "hotel", per non parlare del "bed and breakfast" che suona meglio dell'ospedaliero "letto e colazione", o del termine "single" che fa più figo del termine tradotto in italiano "solo", dietro il quale potrebbe nascondersi un "sono stata mollata per un'altra", "il mio ex ha scoperto di essere gay", "sono sfigata perchè incontro sempre uomini sbagliati", perchè oggi in fondo tutti temono la solitudine, nessuno vuol essere solo, ma tutti vogliono stranamente essere "single". Che paradossale contraddizione, eppure si tratta di termini, di definizioni, una questione per così dire, di "traduzioni". Quasi come se la lingua italiana dovesse fare un passo indietro, lasciar spazio a nuove terminologie, essere all'avanguardia rispetto la conclamata "globalizzazione", venendo mal visti quando sbagliamo la pronuncia dei termini di nuova importazione, mentre invece George Clooney è stato strapagato per ripetere "Immagina, puoi!" nonostante appaia come un balbuziente. Data questa breve premessa, vorrei però soffermarmi su questo fantastico social network che è facebook (altrimenti denominato faccialibro a dispetto di tutti gli anglosassoni), una delle più incredibili innovazioni della nostra era. Ma in Italia (parlo della mia Nazione perchè purtroppo o per fortuna non sono in grado di consultare anche le piattaforme internazionali) quando puoi dire di essere un degno utente di facebook, degno perchè riceverai un minimo di 30 mi piace agli status o tra i 40 e 60 mi piace alle tue fotografie?
Sei un degno utente di facebook se citerai Bukowski, Fabio Volo, Alda Merini, Marilyn Monroe, Oriana Fallaci, pur non avendo mai letto un loro libro, ma scoprendone l'esistenza attraverso citazioni pubblicate da altri amici di facebook che desidererai emulare con un rapidio "copia ed incolla" perchè vorrai essere degno anche tu di entrare a far parte di questa congrega di finti intellettuali, perchè se riuscirai ad ottenere almeno 30 mi piace ti convincerai di piacere e di essere in gamba. Sarai un degno utente se tu donna scriverai frasi sul vero amore e su quanto sia complicata la ricerca del principe azzurro dopo aver fatto conoscere il tuo corpo all'intero reame, cavalli compresi. Sarai un degno utente se tu uomo scriverai quanto sia difficile trovare una ragazza seria e con degli stimabili contenuti se continuerai a mettere al tuo fianco delle notorie bagasce. Sarai un degno utente se avrai famiglie allargate, contando due madri, tre padri, quattrordici sorelle, dieci fratelli, otto cugini, a limite anche una zia ed un nonno.
Ti convincerai di essere intelligente però solo quando scriverai frasi che verteranno sulla politica italiana nonostante tu non abbia mai ascoltato un telegiornale, abbozzando frasi del tipo "Il Governo fa schifo, mandiamo tutti a casa, tagliate gli stipendi ai parlamentari invece di aumentare le tasse", tutti salvatori della patria, in effetti non capisco perchè Monti non li abbia chiamati al suo fianco per risolvere la crisi economica.
Vogliamo poi parlare di questa invadenza nel voler conoscere la tua "situazione sentimentale" a tutti i costi? Vogliamo parlare di quello scostante "impegnato" optato dagli uomini e del "fidanzata ufficialmente" cui tendono invece le donne? Così facendo gli uomini subiranno la sindrome da "incatastamento", le donne si sentiranno messe da parte. Questo provocherà litigi e fraintendimenti nell'attesa che uno dei due possa cedere, o nei casi più estremi delle vere proprie rotture che saranno ufficializzate da una modifica al tuo stato sentimentale: Anastasia è passata da fidanzata ufficialmente a single. Trenta mi piace, ventiquattro commenti, tra cui l'estraneo di turno che inopportunamente scriverà quel banale "Ma che dici?Come mai?Vedrai che tutto si aggiusta". 
In effetti Mark avrebbe potuto risolvere il problema con la via intermedia del "fidanzato ufficiosamente", così da gettare un po' di fumo negli occhi alle donne, e garantire sogni tranquilli ad uomini timorosi.
Per non parlare delle coppie che decidono di iscriversi su facebook con un unico account, creando inverosimili profili con nomi e cognomi tutti attaccati tipo LinaDiGirolamo&EspositoStefano, con annesse foto profilo e foto di copertina con loro che si baciano fingendo passionalità mentre al momento dello scatto magari l'uno diceva all'altro "Amò, mi fa male il braccio, facciamo presto, dai va bene questa!" "Ma no amò che dici? Sto male, scattiamone un'altra", tutte rigorosamente ad occhi chiusi, di profilo, mentre le loro labbra si toccheranno. Si scambieranno in bacheca frasi che potrebbero scambiarsi anche in privato ma di cui, per essere dei degni utenti, renderanno partecipi anche noi, provocando per i più sensibili una sensazione di rigurgito.
Sei un degno utente di facebook se ti scatterai prima di uscire di casa una fotografia per far conoscere a tutti il tuo abbigliamento, se inserirai la tua posizione anche quando sei al cesso o andrai a dormire nel tuo letto (pensavo dormissi nella cuccia del cane), se ti scatterai foto con l'improponibile boccuccia a culo di bottiglia, che modificherai sino ad apparire una strafiga pazzesca, al punto che certe per strada non riesco a riconoscerle, pensando tra me e me "Ah ma tu sei quella figacciona? Eh beh, scusami tanto se sono una tecnologicamente ritardata e non so usare Photoshop!"
Alla fine Facebook è geniale, fa bene, è bello, ma ciò che è virtuale non significa che sia per forza reale. Credo che nemmeno Mark fosse pronto ad una piattaforma tramutatasi in un addescamento tra uomini e donne incapaci di comunicare in altri modi,ad una piattaforma da molti interpretata come fosse il muro del pianto, a volti, amori, amicizie, intelligenze e capacità propagandate per reali, ma pur sempre e solo virtuali.
Mark l'avrebbe forse evitato, in fondo gli americani temono la concorrenza.

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